A oltre 4000 Km di distanza, a Cojasca, uno sperduto paese di 8000 anime a
60 km da Bucarest, in Romania, questo invito prendeva vita e concretezza.
Un CLAN di Scout dell’Agesci provenienti da Abbaia di Pinerolo (TO) , ha
deciso di andare ad est anziche’ ad ovest, e provare a comunicare la gioia
della loro fede attraverso il servizio ai piu’ piccoli.
Lo ha fatto a Cojasca, villaggio al 90% abitato da persone di etnia Rom,
animando e colorando (assieme alle educatrici della locale ONG Fundatia
Dezvoltarea Popoarelor), le sembre
uguali giornate estive, con danze, Bans, giochi, laboratori manuali, di oltre
170 bambini accorsi a condividere la gioia e l’allegria...
Lo ha fatto al Centro Don Orione che accoglie 18 bambini affetti da gravissime disabilita’ e abbandonati dai propri cari, passando due
pomeriggi assieme a loro tra carezze, sguardi carichi di affetto, incontro di
mani che stringono altre mani...cuori che sfiorano altri cuori.
Nove giorni, con base qui a Popesti Leordeni presso la nostra opera, vissuti
nel servizio e nella comunione, hanno permesso a questi ragazzi di comunicare e comunicarsi la gioia della loro fede, attraverso piccoli gesti quotidiani, ordinari,che trasmettono pero’
amore, tolleranza, fiducia nell’altro e nel “diverso da me”, spirito di
sacrificio, dedizione.
I momenti di catechesi serale, i deserti, le riflessioni e provocazioni sul
proprio “punto della Fede e della strada”, sono stati il collante che ha
aiutato a far sedimentare il servizio, i volti conosciuti, le estreme
situazioni di miseria e solitudine osservate, nel cuore di ciascuno di loro.
Al termine di questa esperienza tutta Romena e “Tzigana”, due dei piu’
anziani del CLAN hanno preso la cosidetta PARTENZA, concludendo il loro cammino
scout per iniziarne quello della vita adulta, fatto di scelte, responsabilita’,
ma sempre a servizio per il prossimo e illuminato dalla luce di Cristo.
BUONA STRADA
[M. De Magistris]